Che cos’è la ph-impedenzometria esofagea 24 ore?
La ph-impedenzometria esofagea 24 ore è oggi considerata il metodo più efficace per identificare il reflusso gastroesofageo perché consente di riconoscerne qualsiasi episodio nell’arco di 24 ore e di definirne la composizione – acida, basica o neutra –, la durata, la localizzazione e la natura (solida, liquida o gassosa).
A che cosa serve la ph-impedenzometria esofagea 24 ore?
La ph-impedenzometria esofagea 24 ore viene eseguita per valutare la presenza, l’entità e la tipologia di reflusso gastroesofageo.
In genere viene disposta quando si tratta di valutare sintomi tipici del reflusso gastroesofageo, come rigurgito acido o pirosi, o altri sintomi atipici, come tosse, dolore toracico, disfonia, per verificare se vi sia un’effettiva presenza di reflusso.
La sua utilità è riconosciuta anche quando, in casi selezionati, si tratti di valutare la risposta/resistenza di cure farmacologiche prescritte per la cura del reflusso.
Come si svolge la ph-impedenzometria esofagea 24 ore?
La ph-impedenzometria esofagea 24 ore prevede l’introduzione di un sondino del diametro di pochi millimetri attraverso il naso e il suo posizionamento 5 centimetri sopra lo sfintere esofageo inferiore, cioè nel punto in cui c’è il passaggio tra esofago e stomaco.
Il sondino rimane in questa sede per 24 ore consecutive, collegato a un apparecchio registratore portatile.
Nelle 24 ore il paziente viene invitato a seguire il suo ritmo di vita abituale, segnalando attraverso alcuni tasti presenti sull’apparecchio gli orari dei pasti, degli eventuali sintomi, dei periodi passati in posizione sdraiata.
Il sondino viene rimosso dal medico il giorno seguente.
Quanto tempo dura la ph-impedenzometria esofagea 24 ore?
Nella predisposizione della ph-impedenzometria esofagea 24 ore, la manovra di inserimento del sondino nel naso dura pochi minuti.
Norme di preparazione della ph-impedenzometria esofagea 24 ore
L’esecuzione della ph-impedenzometria esofagea 24 ore richiede che il paziente sia a digiuno da almeno 6 ore.
È inoltre da evitare, da parte del paziente, l’utilizzo di creme o trucchi sul volto che potrebbero rendere più difficoltoso il fissaggio della colla dei cerotti.
Su indicazione del medico, nelle 24 ore antecedenti l’inizio dell’esame dovranno essere interrotte tutte le cure a base di farmaci che svolgono azione sulla motilità del sistema gastroenterico e a base di antiacidi.
L’assunzione di inibitori della pompa protonica e di antiH2, invece, deve essere sospesa almeno 15-20 giorni prima dell’esecuzione dell’esame
La ph-impedenzometria esofagea 24 ore ha controindicazioni?
L’esecuzione della ph-impedenzometria esofagea 24 ore non ha particolari controindicazioni.
È possibile che il paziente provi un leggero fastidio nel momento di introduzione del sondino nel naso e nella gola. Può esserci un leggero sanguinamento nei casi in cui si sia in presenza di un’ipertrofia dei turbinati nasali, di raffreddore o di altre situazioni specifiche come la fragilità capillare a livello delle narici.
Nell’arco delle 24 ore può generarsi una sensazione di corpo estraneo in gola. In casi rari può generarsi tosse, condizione che comporta la rapida rimozione del sondino.
Area medica di riferimento per la ph-impedenzometria esofagea 24 ore
Per maggiori informazioni sulla ph-impedenzometria esofagea 24 ore, vedi il Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas Castelli Bergamo.