Una settimana di visite e consulti gratuiti riservati alle donne, alla prevenzione e alla cura delle patologie femminili: è l’iniziativa “Specialmente donna” dedicata alla salute delle donne di tutte le età.
Dal 19 al 24 aprile Humanitas Castelli insieme a Humanitas Gavazzeni e ai Medical Care di Bergamo e Trezzo sull’Adda partecipa alla (H)Open Week di Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere), in occasione della 6° Giornata nazionale della salute della donna che si celebra il 22 aprile 2021.
Dal 19 al 25 aprile quindi Humanitas Bergamo metterà disposizione delle donne 134 visite e consulti gratuiti in diverse aree specialistiche: ginecologia, senologia, cardiologia, dermatologia, dietologia e nutrizione, radiologia, dermatologia, endocrinologia, logopedia, psicologia, podologia e ortopedia (ambulatorio sport e del piede).
Le prenotazioni per le visite e consulti medici sono attive da mercoledì 7 aprile al numero telefonico 035.4204688 fino ad esaurimento posti.
Il programma di visite e consulti messi a disposizione da Humanitas è consultabile sul sito di onda dal 6 aprile.
Modalità di prenotazione
Le prenotazioni per le visite e consulti medici sono obbligatorie, e sono attive a partire dal 7 aprile al numero 0354204688 , attivo da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alleo re 17 fino a esaurimento posti.
Le consulenze mediche si effettueranno in quattro sedi: Humanitas Castelli (via Mazzini 11, Bergamo), Humanitas Gavazzeni (via Gavazzeni 21, Bergamo), Humanitas Medical Care Bergamo (via Camozzi, 10 Bergamo) e Humanitas Medical Care Trezzo sull’Adda (Piazza Omodei 1, Trezzo sull’Adda).
Anche quest’anno l’(H)Open Week di Onda unisce nel segno della prevenzione gli ospedali italiani con i Bollini Rosa, speciali riconoscimenti che Onda assegna alle strutture “vicine alle donne”, con percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle patologie femminili di maggior livello clinico ed epidemiologico (www.bollinirosa.it).
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2.3 milioni visite
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+56.000 pazienti PS
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+3.000 dipendenti
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45.000 pazienti ricoverati
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800 medici