La salute del nostro scheletro, nello specifico il dato che riguarda la densità minerale ossea, viene misurata con l’esame radiologico della Mineralometria ossea computerizzata (Moc), attraverso cui è possibile evidenziare in modo precoce una riduzione della massa ossea così da poterne controllate l’evoluzione nel tempo.
La MOC è indicata in particolare per le donne in condizione di menopausa e per gli uomini con un’età superiore ai 60 anni che evidenziano fattori accertati di rischio per osteoporosi.
Ne parliamo con il dottor Mario Castelli, referente del Servizio MOC di Humanitas Castelli di Bergamo.
Quali altri impieghi può avere la MOC?
«La MOC può essere prescritta anche per individui di qualunque età che denuncino una sospetta osteoporosi determinata da ragioni genetiche o che deriva da malattie croniche come l’ipertiroidismo, l’iperparatiroidismo e la celiachia, o che trae origine da terapie croniche che si basano su un uso prolungato di farmaci corticosteroidi, antiepilettici, anticoagulanti, immunosoppressori e antiretrovirali. Per la gestione di tutti questi pazienti legati a vario titolo all’osteoporosi è indicata la collaborazione con gli specialisti endocrinologi. Inoltre, richiedono un follow up che preveda l’esecuzione della MOC anche alcune terapie oncologiche, come il blocco ormonale conseguente al carcinoma della mammella o al carcinoma della prostata».
Quali cause possono incidere sulla formazione di osteoporosi?
«Oltre alle cause primarie proprie del calo della densità ossea, come la familiarità per osteoporosi, la menopausa precoce o i livelli ematici di vitamine non corretti, ce ne sono altre di tipo secondario, come un’alimentazione non adeguata, una attività fisica insufficiente, il fumo di sigaretta o l’assunzione di alcol. A queste cause, inoltre, si possono aggiungere altri fattori di rischio: prima di tutto l’eccessiva magrezza, poi un’immobilizzazione prolungata, pregresse fratture patologiche e una familiarità allo stesso tipo di fratture. Da qui sorge l’importanza di sottoporsi alla MOC, eseguita su zone campione come la colonna lombare e la parte superiore del femore».
È un esame “pericoloso” per chi vi si sottopone?
«No, la MOC è un esame non invasivo e non pericoloso. È del tutto indolore e fornisce immagini di ottima definizione con l’utilizzo di dosi di raggi X molto basse, pur essendo sconsigliato, in via del tutto prudenziale, alle donne che sono in stato in gravidanza. Per la sua esecuzione è sempre necessaria una prescrizione medica ma non è necessaria alcuna preparazione specifica».
È possibile prevenire la riduzione della densità ossea?
«Sì, lo si può fare mantenendo una costante attività fisica, che consista nel camminare a passo sostenuto per almeno 30 minuti al giorno, o assumendo alimenti ricchi di calcio, con cui rafforzare le ossa. Le principali fonti alimentari di calcio sono i latticini, ma non tutti, a causa della presenza di eventuali allergie, possono consumarli per le quantità richieste da questo punto di vista. In questi casi è bene dunque bere acqua ricca di calcio, una quantità che va almeno da mezzo litro a un litro al giorno, e assumere integratori, appunto, contenenti calcio. Importante è anche controllare i livelli di vitamina D presente nel sangue, in modo tale che non siano mai insufficienti, e ridurre del tutto fumo e alcol».
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici