Che cos’è e a che cosa serve lo sfigmomanometro?
Lo sfigmomanometro è un apparecchio utilizzato per misurare la pressione del sangue minima (diastolica) e massima (sistolica).
Come funziona lo sfigmomanometro?
Esistono due tipologie principali di sfigmomanometro: manuale o elettronico. Vista la sua semplicità d’uso, in certi casi il medico può chiedere al paziente di effettuare autonomamente dei controlli a casa sua.
Lo sfigmomanometro manuale è costituito da una camera d’aria rivestita da un manicotto di tela e connessa a una peretta (la pompa). Il bracciale viene messo attorno al braccio del soggetto e chiuso all’altezza del bicipite brachiale; fra il braccio e il manicotto viene messo lo stetoscopio.
Agendo sulla peretta si dilata la camera d’aria, che applica una pressione sempre maggiore sull’arteria brachiale fino a impedire il flusso sanguigno. In seguito si diminuisce lentamente la pressione esercitata fino a quando si sente uno “schiocco”: è il sangue che ricomincia a fluire; si segna il valore sul manometro, e questa misurazione riporta la “massima”. Si prosegue diminuendo la pressione fintantoché il rumore si attenua ed è costante: in questo caso si è determinata la “minima”.
I valori relativi alla pressione arteriosa massima e minima appaiono su un manometro a mercurio oppure su un quadrante munito di lancetta.
Lo sfigmomanometro elettronico è costituito dal manicotto e da un apparecchio dotato di uno schermo digitale. Per la misurazione basta infilare il braccio nel manicotto e fissarlo, poi si spinge un tasto e l’apparecchio inizia autonomamente a gonfiare la camera d’aria, per poi rilasciarla e far apparire sullo schermo i valori relativi alla “massima” e alla “minima”.
Lo sfigmomanometro è pericoloso o doloroso?
L’utilizzo dello sfigmomanometro è sicuro e non provoca alcun dolore.