L’orzo è un cereale utilizzato a scopo alimentare fin da epoche antiche (VII sec. Avanti Cristo).
Se ne distinguono tre tipologie:
- Integrale, che non a subito alcun processo di lavorazione e che per essere consumato deve prima essere sottoposto a una cottura prolungata. Sono conservate tutte le proprietà nutrizionali
- mondato o decorticato, sottoposto a lavorazione con cui viene eliminata la parte più esterna del chicco. È la parte più diffusa in Italia. Il mantenimento delle proprietà nutrizionali è quasi del tutto mantenuta
- perlato, sottoposto a un processo di raffinazione chiamato sbiancatura con cui viene eliminata l’intera parte esterna del chicco. Anche questa molto venduta in Italia. Ha tempi di cottura più brevi ed è molto meno ricca di fibre pur mantenendo un introito di calorie identico alle altre due varietà.
Quali sono le proprietà nutrizionali dell’orzo?
100 grammi di orzo mondato offrono un apporto di circa 354 calorie. Nella stessa quantità sono presenti:
- 9 g di acqua
- 12 g di proteine
- 2 g di lipidi
- 73 g di carboidrati
- 17 g di fibre
- 0,8 g di zuccheri
- 0,6 mg di vitamina B1 (Tiamina)
- 0,2 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 4,6 mg di vitamina B3 (niacina)
- 0,3 mg di vitamina B6 (piridossina)
- 19 µg di vitamina B9 (acido folico)
- 1 µg di vitamina A (retinolo)
- 2,2 µg di vitamina K (naftochinone)
- 33 mg di calcio
- 3,6 mg di ferro
- 133 mg di magnesio
- 264 mg di fosforo
- 452 mg di potassio
- 12 mg di sodio
- 2,8 mg di zinco.
Quando non bisogna mangiare orzo?
Non si conoscono possibili interazioni tra il consumo di orzo e l’assunzione di farmaci o altre sostanze.
Quali sono i possibili benefici dell’orzo?
La grande quantità di fibre donano all’orzo proprietà lassative e stimolanti, ideali per chi soffre di intestino pigro o di stitichezza.
Ha un alto potere saziante grazie al fatto che si gonfia durante la cottura. Si ritiene che abbia la capacità di inibire la produzione di colesterolo cattivo da parte del fegato, contribuendo a diminuire le possibilità di contrarre malattie cardiovascolari.
Ha proprietà antinfiammatorie ed emollienti per quanto riguarda l’apparto gastrointestinale e ha la capacità di esercitare un’azione antifettiva a favore delle mucose intestinali.
La presenza di betaglucano lo rende utile a rallentare l’assorbimento dei carboidrati e a contribuire a mantenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue.
Quali sono le controindicazioni dell’orzo?
Non si conoscono controindicazioni al consumo di orzo.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle indicazioni del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.