Il nasello è un pesce che vive nelle acque salate e profonde dai 30 ai 100 metri del Mediterraneo, del mar Nero e dell’Oceano Atlantico.
A volte viene chiamato merluzzo perché questi due pesci appartengono allo stesso ordine e hanno carne che si somigliano. Ma si tratta di due pesci differenti, che appartengono a famiglie, generi e specie differenti
Quali sono le proprietà nutrizionali del nasello?
100 grammi di nasello offrono un apporto di circa 71 calorie, ripartite in questo modo: 96% proteine e 4% lipidi. Nella stessa quantità sono presenti:
- 81,5 g di acqua
- 17 g di proteine
- 0,3 g di lipidi
- 50 mg di colesterolo
- 1,5 g di carboidrati disponibili
- 1,5 g di zuccheri solubili
- 0.05 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 0,08 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 2,2 mg di vitamina B3 (niacina)
- tracce di vitamina A (retinolo)
- tracce di vitamina C (acido ascorbico)
- 77 mg di sodio
- 320 mg di potassio
- 0,7 mg di ferro
- 25 mg di calcio
- 194 mg di fosforo
- 20 mg di magnesio
- 2 mg di zinco
- 0,3 mg di rame
- 16,5 µg di selenio.
Contiene inoltre aminoacidi come la leucina, la lisina e gli acidi aspartico e glutammico.
Quando non bisogna mangiare nasello?
Non si conoscono interazioni tra il consumo di nasello e l’assunzione di farmaci o altre sostanze.
Quali sono i possibili benefici del nasello?
La carne del nasello è sana, nutriente e facilmente digeribile e per questo viene ritenuta ideale per essere inserita nell’alimentazione di bambini e anziani. È inoltre ipocalorica per cui viene inserita spezzo nelle diete che richiedono un basso apporto energetico.
Buona la presenza anche di acidi grassi essenziali della famiglia degli omega 3 e di proteine di alto valore biologico. La vitamina B3 è ideale per facilitare la digestione e proteggere la pelle, il potassio aiuta a mantenere nella norma la pressione sanguigna e l’equilibrio idrico.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle indicazioni del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.