L’erba di san Pietro è un’erba dal sapore amaro che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Pianta erbacea perenne, è originaria dell’Asia occidentale ed è stata introdotta nel regno Unito nel XVI secolo.
La sua fragranza è simile a quella dell’eucalipto e della menta. Con le sue foglie si preparano tè e infusi e sono utilizzate per aromatizzare le pietanze.
Quando non bisogna mangiare erba di San Pietro?
Non si conoscono interazioni tra il consumo di erba di san Pietro e l’assunzione di farmaci o di altre sostanze. In caso di dubbio meglio chiedere consiglio al proprio medico.
Quali sono i possibili benefici dell’erba di San Pietro?
All’erba di San Pietro vengono riconosciute proprietà diuretiche, carminative, antispasmodiche ed emmenagoghe, cioè che favoriscono il flusso mestruale.
Come pomata viene utilizzata per trattare ulcere, pruriti, lividi, vesciche, ustioni, croste, scabbia e fuoco di Sant’Antonio.
Tutti questi benefici, però non sono certificati da prove scientifiche in grado di dimostrarne l’efficacia.
Quali sono le controindicazioni dell’erba di San Pietro?
Non sono note controindicazioni al consumo di erba di San Pietro.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle indicazioni del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.