L’arancia rossa è un agrume di cui, in Sicilia, ne vengono identificate tre varietà: Tarocco, Moro e Sanguinello. Ha la polpa di colore spiccatamente rosso ed è un frutto invernale.
Quali sono le proprietà nutrizionali dell’arancia rossa?
Un’arancia rossa di medie dimensioni offre un apporto di circa 80 calorie, soprattutto sotto forma di carboidrati, con poche proteine e pochissimi grassi. Nella stessa quantità sono presenti:
- fibre
- vitamina A (retinolo)
- vitamina C (acido ascorbico)
- vitamina B1 (tiamina)
- vitamina B2 (riboflavina)
- vitamina B9 (acido folico)
- vitamina K (naftochinone)
- vitamina PP
- acido citrico
- calcio
- altri minerali e vitamine
- antocianine (in particolare cianidina).
Quando non bisogna mangiare arancia rossa?
Il consumo di arancia rossa può provocare interferenze con alcuni antibiotici, con farmaci diuretici e con antistaminici.
Quali sono i possibili benefici dell’arancia rossa?
Grazie alla presenza di vitamina C e di alcune molecole come la cianidina – che ha anche proprietà antitumorali e antinfiammatorie oltre che sembra capace di difendere la vista e lo stomaco oltre che prevenire l’obesità e a controllare il diabete –, all’arancia rossa sono riconosciute spiccate proprietà antiossidanti.
I folati soddisfano il bisogno di acido folico delle donne in stato di gravidanza, in modo tale da prevenire l’insorgenza di difetti di sviluppo del sistema nervoso del nascituro.
Grazie alla presenza di vitamina K e al basso contenuto di sodio, l’arancia rossa contribuisce a combattere la pressione alta. L’acido citrico, invece aiuta a prevenire i calcoli renali.
La presenza di fibre aiuta a favorire il transito intestinale e a tenere sotto controllo l’assorbimento di colesterolo e zuccheri.
Quali sono le controindicazioni dell’arancia rossa?
Non sono note controindicazioni legate al consumo di arance rosse.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle indicazioni del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.