L’arancia è il frutto prodotto dalla pianta dell’arancio, originaria dell’Asia e appartenente al genere Citrus.
Ne esistono varietà dolci (citrus sinensis) e varietà amare (citrus aurantium).
Quali sono le proprietà nutrizionali dell’arancia?
100 grammi di polpa di arancia offrono un apporto di circa 34 calorie, ripartite in questo modo: 87% carboidrati, 8% proteine e 5% lipidi.
Nella stessa quantità sono presenti:
- 87,2 g di acqua
- 0,7 g di proteine
- 0,2 g di lipidi
- 7,8 g di zuccheri solubili
- 1,6 g di fibre, di cui: 0,6 g di fibra solubile e 1 g di fibra insolubile
- 50 mg di vitamina C (acido ascorbico)
- 0,2 mg di vitamina B3 (niacina)
- 0,06 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 0,05 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 71 µg di vitamina A (retinolo)
- vitamina B5 (acido pantotenico)
- vitamina B9 (acido folico)
- 200 mg di potassio
- 49 mg di calcio
- 22 mg di fosforo
- 3 mg di sodio
- 0,2 mg di ferro
- rame.
Quando non bisogna mangiare arance?
Il consumo di arancia deve essere evitato quando si assumono ACE inibitori oppure quando si sta seguendo una cura a base di farmaci antidiuretici, per evitare che vi sia un aumento incontrollato di potassio nell’organismo.
Quali sono i possibili benefici dell’arancia?
Nell’arancia sono presenti molti antiossidanti, soprattutto la vitamina C che ha spiccate capacità antinfiammatorie, antitumorali, promuove il buon funzionamento del sistema immunitario e contribuisce a diminuire l’incidenza delle infezioni da Helicobacter pylori.
I flavonoidi esercitano azione anticoagulante mentre le fibre aiutano a contrastare il colesterolo cattivo e a favorire il buon funzionamento dell’intestino.
Si ritiene inoltre che il succo d’arancia sia ottimo per ridurre il rischio di artrite reumatoide e di calcoli renali.
Quali sono le controindicazioni dell’arancia?
Non si conoscono controindicazioni al consumo di arance.
Avvertenza
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle indicazioni del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.