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Pavimento pelvico, perché è importante tenerlo “allenato”

Oggi le donne sanno sanno che c’è una parte del loro corpo, il pavimento pelvico, che deve essere “allenato” fin da giovani per prevenire disturbi che si possono sviluppare in “età matura”, in particolare nel periodo della menopausa.

Ne parliamo con la dottoressa Barbara Bocconcello, responsabile della Ginecologia di Humanitas Castelli di Bergamo.

Che cos’è il pavimento pelvico e quali sono le sue funzioni?

«Questa parte dell’organismo femminile si presenta come una sorta di “amaca” composta da muscoli, tendini e nervi, cui è demandato il compito di sostenere l’apparato genitale femminile, composto da utero, ovaie e vescica».

Perché è importante mantenere “allenato” il pavimento pelvico?

«È importante tenere in forma il pavimento pelvico, perché la sua tonicità permette di tenere sotto controllo problemi che si possono presentare nel tempo e che sono collegati, in particolare, all’insorgenza dell’incontinenza da sforzo, cioè alla difficoltà di trattenere la minzione a seguito di piccoli sforzi o, anche semplicemente, di colpi di tosse».

Quali sono le donne più a rischio di soffrire di disturbi di questo tipo?

«Sono problematiche, queste, che interessano in particolare le donne che hanno avuto una o più gravidanze. Non importa molto il fatto che siano allenate e toniche perché, ad esempio, praticano costantemente sport: l’incontinenza da sforzo è un disturbo legato al peso che l’utero assume nel corso della gravidanza e agli effetti che questo può provocare sul pavimento pelvico. Lo squilibrio che si viene a creare può restare latente e manifestarsi solo dopo vari anni quando, con la menopausa, i tessuti si indeboliscono a causa della carenza di collagene e delle sostanze che mantengono la tonicità, provocando un rilascio muscolare».

Quando è necessario cominciare a prestare attenzione alla salute del proprio pavimento pelvico?

«Bisogna prevenire questi disturbi già dalla gravidanza. Fin dall’ottavo mese tutte le donne, e non solo quelle che denunciano problemi di incontinenza, dovrebbero sottoporsi ad almeno una seduta di riabilitazione del pavimento pelvico presso un’ostetrica. In questa occasione viene loro insegnata una serie di esercizi da eseguirsi da quel momento in poi, anche e soprattutto dopo il parto, così da poter tornare a una situazione di normalità. C’è da direche il mantenimento della salute del pavimento pelvico, e l’importanza che questo assume nella vita di una donna, è una scoperta fatta negli ultimi anni, non se ne parla da più di un decennio. Ci sono dunque molte donne che non hanno avuto occasione di procedere con gli allenamenti, oggi consigliati ma in passato non considerati importanti, con la dovuta tempestività durante la gravidanza. Sono le donne in perimenopausa o in menopausa che accusano problemi, appunto, di incontinenza da sforzo».

Come possono, queste donne, curare il proprio pavimento pelvico?

«Per loro vale lo stesso discorso delle loro “giovani colleghe”, devono agire sulla tonicità dei tessuti attraverso lo svolgimento di esercizi specifici indicati dall’ostetrica. In questi casi abbiamo la possibilità di intervenire anche con altri strumenti: possono essere utili prodotti locali, non necessariamente ormonali, in grado di nutrire i tessuti e, quando occorre, possono essere utilizzati presidi come la radiofrequenza e la laserterapia».

La cura del pavimento pelvico interessa, oltre alla ginecologia, varie altre branche della medicina…

«Sì, le problematiche che riguardano il pavimento pelvico è bene siano prese in carico da un punto di vista multidisciplinare, che preveda il coinvolgimento di vari specialisti, oltre a quelli di ginecologia e ostetricia, anche di urologia, proctologia, sessuologia, psicologia. E, anche, specialisti della nutrizione, perché lo sfiancamento del pavimento pelvico può essere provocato, oltre che dal parto, anche dall’obesità, condizione che provoca cedevolezza nei tessuti, anche in quelli del pavimento pelvico».

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