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Menopausa, stili di vita corretti e sani aiutano a gestirla meglio

La menopausa è una fase naturale nella vita di una donna, che si presenta in genere in un’età che gravita attorno ai 50 anni e che va affrontata come una nuova ripartenza del fisico e non solo. Ne parliamo con la dottoressa Barbara Bocconcello, responsabile della Ginecologia di Humanitas Castelli e Humanitas Gavazzeni di Bergamo e.

Dottoressa Bocconcello, che cosa si indica con il termine menopausa?

«La menopausa è l’assenza totale, per un intero anno, di perdite ematiche a livello vaginale. È importante distinguerla dalla pre-menopausa che è invece caratterizzata da un’alternanza di cicli anche irregolari».

A quali esami ci si deve sottoporre per avere la certezza di essere entrate nel periodo della menopausa?

«Per l’individuazione della menopausa sono indicati anzitutto esami specifici ormonali – in particolare le FSH e le LH prodotte a livello ipofisario –, insieme all’estradiolo tra gli estrogeni. Inoltre sono utili anche altri esami ormonali tra cui quello della tiroide, perché spesso le donne sono soggette a tiroiditi misconosciute e la tiroide non funzionante può portare a sintomi che possono essere simili o sovrapponibili a quelli della menopausa. È poi necessario sottoporsi a esami ematici generali e, sicuramente importanti, il calcio e la vitamina D. Una volta entrate in menopausa, senz’altro deve essere eseguita una MOC, la densitometria ossea, per valutare un’eventuale osteoporosi. Importantissima è infine l’ecografia transvaginale che oltre a visualizzare la struttura dell’utero, che diventa più fibromatosa, permette di vedere e valutare l’endometrio che, se si ispessito, può essere segnale di un’iperplasia da endometrio o la porta d’ingresso del tumore dell’endometrio. Si tratta di controlli che è consigliabile eseguire annualmente».

La menopausa porta nel corpo di una donna diverse trasformazioni. Quali sono le principali?

«Nella fase della menopausa purtroppo c’è un aumento del peso a livello corporeo. In questo periodo le donne lamentano un funzionamento del metabolismo differente rispetto a prima: pur mangiando come prima si fa fatica a mantenere la linea e si ha una localizzazione dell’adipe soprattutto a livello addominale. Ci sono poi i sintomi più frequenti – interessano almeno l’80% delle donne – vale a dire le “famose” vampate, che consistono in sudorazioni diurne e notturne. A questi si possono associare insonnia, cefalea, anche depressione per il crollo degli ormoni che possono riacutizzare un evento ansiogeno, depressivo. Di un certo peso è anche la sindrome genito-urinaria che comporta problemi di incontinenza urinaria, prurito e bruciore a livello locale. Si possono infine registrare un assottigliamento della pelle in generale e il calo della libido dovuto al crollo ormonale cui si associa un’atrofia locale con secchezza dei tessuti».

La menopausa può essere prevenuta?

«Stili di vita corretti e sani aiutano a gestire meglio la menopausa che, da questo punto di vista, necessita di un approccio multidisciplinare. Alimentazione e attività fisica sono dunque aspetti importanti che possono essere gestiti al meglio facendosi supportare anche da altri specialisti, oltre al ginecologo, per impostare un programma su misura».

Dal punto di vista delle cure, invece, a che punto siamo?

«Parlando di terapie anti menopausa, possiamo dire con soddisfazione che oggi ce ne sono di diverse oltre alla terapia sostitutivo-ormonale, la cosiddetta TOS, cioè estrogeni e progesterone, sempre meno utilizzata per i suoi possibili effetti collaterali. In alternativa, oggi sono stati sviluppati numerosi integratori che non hanno effetti collaterali e riescono a contenere o anche eliminare i disturbi della menopausa, dalla vampata all’insonnia, e agiscono anche a livello metabolico».

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