Il rafano è una radice appartenente alla famiglia delle Brassicaceae.
Quali sono le proprietà nutrizionali del rafano?
Un cucchiaio di rafano, circa 15 grammi, offre un apporto di circa 7 calorie. La stessa quantità contiene inoltre:
- 12,76 g di acqua
- 0,18 g di proteine
- 0,10 g di lipidi
- 1,69 g di carboidrati
- 3,7 mg di vitamina C (acido ascorbico)
- 0,058 mg di vitamina B3 (niacina)
- 0,014 mg di vitamina B5 (acido pantotenico)
- 0,011 mg di vitamina B6 (piridossina)
- 0,004 mg di vitamina B2 (riboflavina)
- 0,001 mg di vitamina B1 (tiamina)
- 9 µg di vitamina B9 (acido folico)
- 0,2 µg di vitamina K (naftochinone)
- 37 mg di potassio
- 8 mg di calcio
- 5 mg di fosforo
- 4 mg di magnesio
- 0,12 mg di zinco
- 0,06 mg di ferro
- 0,019 mg di manganese
- 0,009 mg di rame.
Il rafano è inoltre una fonte di beta-carotene, luteina/zeaxantina e vari composti volatili, tra cui vari isotiocianati, che gli donano il suo caratteristico sapore pungente.
Quando non bisogna mangiare rafano?
Il consumo di rafano può interferire con l’assunzione di levotiroxina. In caso di dubbi meglio chiedere consiglio al proprio medico.
Quali sono i possibili benefici del rafano?
Il consumo di rafano può risultare utile contro le infezioni batteriche o contro gli spasmi. Si pensa abbia anche proprietà antinfiammatorie, rilassanti per il sistema nervoso, diuretiche, detossificanti e antiossidanti.
Alcuni sui composti volatili sono capaci di stimolare la buona digestione e di aumentare l’appetito.
Quali sono le controindicazioni del rafano?
Si sconsiglia il consumo di rafano nei bambini con meno di 4 anni. In quantità eccessive è sconsigliato anche durante la gravidanza o l’allattamento.
Può essere irritante per il tratto digerente e per questo è sconsigliato anche per chi soffre di malattie infiammatorie intestinali, ulcere gastrointestinali, infezioni o altri problemi che riguardano direttamente l’apparato digerente.
Da evitare il suo consumo, infine, in presenza di problemi renali o di ipotiroidismo.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi alle indicazioni del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.