Oltre che per esigenze estetiche, la depilazione con laser viene eseguita anche per porre rimedio a effetti indesiderati dovuti alla presenza di patologie.
Ne parliamo con il dottor Maurizio Nudo, responsabile della Dermatologia di Humanitas Castelli e dell’Ambulatorio di Dermatologia di Humanitas Medical Care di Bergamo, in cui il laser a diodi per la rimozione dei peli viene utilizzato in particolare sui pazienti uomini e donne che, sottoposti in via preliminare a una visita dermatologica, denunciano la presenza di un fattore patologico legato alla presenza di peli corporali.
Dottor Nudo, al di là degli aspetti estetici, che non sono comunque di minore importanza, quali sono le patologie che possono spingere a sottoporsi a un trattamento di depilazione con laser?
«La patologia più frequente tra quelle che possono portare all’esigenza di una depilazione è la follicolite, cioè l’infiammazione del follicolo, il punto in cui emerge il pelo. Un’altra patologia abbastanza diffusa è l’irsutismo, legato spesso a endocrinopatie, cioè a problemi di natura endocrinologica. In questo secondo caso, prima di procedere con il trattamento con il laser è importante verificare che chi richiede il trattamento di depilazione non abbia problemi endocrinologici, ormonali, perché se così fosse la depilazione potrebbe risultare inefficace. Un altro motivo che può spingere a sottoporsi a un trattamento di depilazione è una condizione di ipertricosi, eccesso di peli che, però, non è quasi mai di origine patologica».
La causa più diffusa è dunque quella legata alle follicoliti. Quali fastidi possono procurare a chi ne è affetto?
«Le follicoliti si manifestano sotto forma di peli incarniti, che si sviluppano soprattutto nella zona inguinale e talvolta anche in quella ascellare e che spesso possono lasciare segni deturpanti o comunque esteticamente poco accettabili. A questo si può aggiungere anche la formazione di piccole raccolte di pus, perché l’infiammazione del follicolo conduce all’interno del bulbo batteri capaci di provocare piccole infezioni».
Da che cosa può essere provocata l’infiammazione del follicolo?
«Come detto le parti più colpite da follicolite sono in genere l’inguine o le ascelle e, negli uomini, anche il dorso e le gambe. Una delle prime cause della formazione di questa infiammazione è l’utilizzo della ceretta, che anche molti sportivi utilizzano, si pensi ad esempio ai ciclisti e alle loro gambe sempre prive di peli. La ceretta contiene una sostanza che si chiama biossido di titanio che favorisce la formazione di peli incarniti che, come abbiamo visto, infiammano il bulbo».
I risultati della depilazione posso essere ottenuti in una sola seduta?
«No, un ciclo efficace deve prevedere più o meno 5/6 sedute da effettuarsi a distanza di almeno un mese l’una dall’altra. Questa esigenza di protrarre nel tempo il trattamento è dovuto al fatto che il pelo ha tre fasi di vita: anagen, dove c’è una maggiore concentrazione di melanina, catagen, che è il periodo di quiescenza del pelo e telogen, che è la fase di caduta dello stesso pelo. La concentrazione di melanina, che è la parte che viene colpita dal laser, varia a seconda della fase, per cui i peli che vengono colpiti nella prima non cresceranno più, ma quelli di quelle successive si rigenereranno, e potranno essere eliminati solo con nuovi interventi, da eseguirsi in tempi successivi. C’è comunque da sottolineare che i peli sottoposti al trattamento, anche se non cadono del tutto, vengono molto indeboliti e si assottigliano in modo sensibile, aspetto che permette di raggiungere fin da subito un buon risultato estetico e anche di ridurre la possibilità che un pelo si possa incarnire».
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