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Iniezioni intravitreali di farmaci anti-angiogenetici e anti-edemigeni – Percorso paziente


Le patologie interessate

A oggi il trattamento per forme di neovascolarizzazioni coroideali attive con una componente essudativa o edemigena prevede la somministrazione intravitreale di farmaci biologici.

L’iniezione intravitreale di farmaco è un’iniezione che viene effettuata all’interno dell’occhio e che permette di migliorare la prognosi di numerose patologie della retina, migliorando la visita dei pazienti che ne sono affetti.

La degenerazione maculare legata all’età (DMS o DMLE) di tipo essudativo o neovascolare e l’edema maculare diabetico (EMD) rappresentano la prima causa di cecità e ipovisione nei soggetti rispettivamente con età superiore e inferiore ai 50 anni nei Paesi industrializzati.

Le occlusioni venose retiniche (OVR), sia centrale che di branca, sono, dopo la retinopatia diabetica (RD), le malattie vascolari retiniche più frequenti. La miopia patologica complicata da neovascolarizzazione coroideale è una delle cause principali di disabilità visiva in soggetti con età compresa tra i 20 e i 50 anni.

Protocolli

Nei pazienti che non abbiamo subito in precedenza alcuna altra somministrazione farmacologica il trattamento viene iniziato con una fase di attacco (loading dose) di una iniezione al mese per tre mesi consecutivi (o in pazienti selezionati con retinopatia diabetica o edema maculare diabetico di 5 iniezioni per 5 mesi) seguita da una fase in cui i pazienti devono essere monitorati mensilmente con Tomografia ottica computerizzata (OCT) ed esame della vista.

Prima dell’intervento

Nei momenti che procedono l’effettazione delle iniezioni è prevista l’esecuzione delle seguenti azioni:

  • ritiro dell’atto di consenso informato debitamente compilato
  • verifica che il paziente abbia assunto l’eventuale terapia sistemica con cui è abitualmente in trattamento e che non presenti controindicazioni al trattamento stesso
  • verifica che entrambi gli occhi non abbiano in corso eventuali processi infiammatori o infettivi
  • esecuzione Tomografia ottica computerizzata (OCT) e compilazione cartella clinica
  • verifica del contrassegno posto sulla fronte dal lato dell’occhio da operare
  • preparazione del personale di sala operatoria
  • preparazione del chirurgo
  • preparazione del paziente prima dell’ingresso in sala operatoria
  • eventuale somministrazione locale di farmaci midriatici, in grado di provocare la dilatazione della pupilla dell’occhio
  • posizionamento sul lettino operatorio.

In sala operatoria

Nel momento in cui il paziente viene introdotto in sala operatoria, si eseguono le seguenti azioni:

  • eventuale accesso venoso, monitoraggio cardiorespiratorio con ossimetro, conferma della identità del paziente e dell’occhio da trattare (se occhio destro o sinistro)
  • preparazione dell’occhio da operare
  • esecuzione dell’iniezione
  • medicazione del paziente.

Dopo l’intervento

Il programma post-intervento con iniezioni intravitreali prevede l’esecuzione di:

  • visita di controllo il giorno seguente
  • visita oculistica di controllo con OCT (OCT+ fluorangiografia/FAG in casi selezionati) a 30-60 giorni.

In caso di attività della lesione vengono eseguite ulteriori iniezioni fino all’ottenimento della stabilizzazione della lesione.

Unità Operative