Arriva la primavera, le giornate si allungano e le temperature iniziano piano piano ad aumentare. Così come la voglia di indossare vestiti più leggeri e scoprire la pelle ai primi tiepidi raggi di sole. È quindi il momento ideale per controllare che la nostra pelle sia in salute, così da evitare che piccoli segni all’apparenza insignificanti si trasformino, poi, in forme patologiche.
“La prima azione da compiere – sottolinea il dottor Maurizio Nudo, responsabile della Dermatologia di Humanitas Castelli e dermatologo in Humanitas Medical Care di Bergamo e Almé – è controllare dal dermatologo lo stato dei nostri nei, che non devono essere mai sottovalutati, e verificare la natura di piccole macchie rosse contraddistinte da una fine desquamazione che, pur sembrando banali irritazioni della pelle, possono invece rappresentare forme cancerose allo stato iniziale, conosciute con il nome di cheratosi attiniche».
In seguito? Come ci dobbiamo comportare per mantenere la nostra pelle in salute con l’arrivo dei primi caldi?
“La prima regola è generale e vale per tutto l’organismo: bere molta acqua così da idratare gli organi interni ma anche la pelle. Poi dobbiamo cominciare a pensare a quando esporremo buona parte della nostra pelle al sole, soprattutto quando andremo al mare in vacanza. Non è troppo presto per pensarci, anzi, è il momento giusto per iniziare ad assumere una vitamina molto importante, la vitamina PP o nicotinamide, che prepara la pelle al sole e aiuta a prevenire i tumori cutanei. È sufficiente prendere due compresse al giorno, una alla mattina e una alla ser”..
La preparazione della pelle al sole è consigliata a tutti?
“Sì, perché per lunghi mesi abbiamo tenuto coperta la pelle e l’esposizione ai raggi del sole può provocare vari disturbi. Chiaro che questo trattamento dovrebbe essere adottato soprattutto da chi è più sensibile ai raggi solari o da chi non può evitare di esporsi al sole anche nelle ore più calde. Se la pelle non è “pronta” possono svilupparsi fotodermatiti, cioè dermatiti che colpiscono le zone fotoesposte e che possono provocare anche danni irreversibili alla stessa pelle, primo fra tutti lo sviluppo di pre-cancerosi che compaiono soprattutto sul viso, sulle mani e sui piedi“.
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