La chirurgia delle ghiandole salivari, di competenza dello specialista otorinolaringoiatra, è indicata in particolare nel trattamento delle neoplasie benigne o maligne delle ghiandole salivari.
Circa l’80% delle neoplasie riscontrate in questo ambito interessa la ghiandola parotide e circa l’80% sono benigne e ne interessano la porzione più superficiale.
Qual è l’ambito di intervento della chirurgia della ghiandola parotide?
La ghiandola parotide è posizionata nella loggia parotidea, una regione laterale del collo posta in alto, al di sotto del padiglione auricolare, dietro al ramo della mandibola.
La ghiandola è attraversata dal nervo facciale – cui è demandato il compito di innervare la muscolatura mimica del volto –, che divide la ghiandola in una porzione superficiale più voluminosa e in una profonda. Non solo, un nervo sensitivo, il nervo grande auricolare entra nella ghiandola e spesso si divide in due rami, uno dei quali innerva la pelle del padiglione auricolare.
Queste complesse caratteristiche anatomiche rendono l’intervento chirurgico della ghiandola parotide piuttosto delicato, dal momento che ha come fine non solo l’asportazione della malattia ma anche la preservazione della funzione del nervo facciale.
In particolare, gli interventi alla parotide sono vari e, a seconda dell’obiettivo prefissato vengono classificati in questo modo:
- parotidectomia superficiale, che prevede l’asportazione totale o sub-totale della porzione di ghiandola superficiale al nervo facciale
- parotidectomia totale, che prevede l’asportazione completa della ghiandola parotide (lobo superficiale e profondo) con identificazione e conservazione del nervo facciale
- parotidectomia radicale, che prevede l’asportazione completa della ghiandola, con sacrificio completo o solo parziale del nervo facciale
- parotidectomia allargata, che prevede una parotidectomia totale o radicale, estesa alle strutture extra-parotidee vicine.
In tutti i casi l’accesso alla ghiandola viene ottenuto attraverso un’incisione pre-auricolare estesa al collo. Quando è possibile, inoltre, si utilizzano incisioni estetiche che si nascondono nel cuoio capelluto, le stesse che vengono utilizzate nei lifting facciali.
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